Scrittura

Un setup steampunk

Andrea Varano
Da oggi sto sperimentando un nuovo setup per scrivere. Grazie alla possibilità di rovesciare il portatile a quasi 360 gradi, ho potuto posizionare questa deliziosa tastiera USB che ricorda quella di una macchina da scrivere esattamente dove dovrebbe trovarsi quella interna del portatile. I cavi che spuntano sulla destra sanno di innesto uomo-macchina, nel loro aggrovigliato arrampicarsi fino alle porte di connessione. Sopra al portatile troneggia il monitor da 28" con il quale posso consultare fonti esterne e le mie mappe mentali per verifica e alla ricerca di spunti.

Una intervista in radio

Andrea Varano
Oggi sono stato intervistato da una web radio. Mi ero preparato tutto un ragionamento, ma come sempre le domande poi portano la conversazione in direzioni imprevedibili. Riporto quindi qui sul blog quello che mi ero ripromesso di dire. Perché scrivo fantascienza? È un’ottima domanda. Da un punto di vista economico ci sono generi molto più redditizzi, soprattutto in Italia. A parte i grandi classici come il giallo, il thriller, il poliziesco, in questo momento va molto il romance, per esempio.

Andrea Varano

Andrea Varano
Sono un autore di narrativa fantastica e vivo a Milano. Classe ‘76, svezzato su un Commodore 64 e possessore di un indirizzo email dagli anni ‘90, mi occupo di tecnologia sia professionalmente come consulente IT, sia come autore di narrativa di speculazione. Nei miei romanzi la tecnologia è usata come grimaldello per parlare della società che vivremo, partendo dalla società che viviamo oggi. Sogni e rivoluzioni L'antologia ideata da Emanuele Manco per rendere omaggio a Valerio Evangelisti.

Suggestione e scrittura

Andrea Varano
Credo che l’ispirazione, o meglio ancora la suggestione, che sta alla base del processo creativo, possa arrivare in qualsiasi momento e dalla direzione più impensabile. Nella prima scena di Ali di China vediamo rappresentata la mattanza di cinque individui a opera di una persona sola, il protagonista, posseduto da un demone chiamato Lili. L’idea per la scena mi è venuta del tutto inattesa mentre guardavo un anime di Go Nagai, il creatore di Mazinga, Goldrake e parecchi altri robot.